mercoledì 1 giugno 2011

Sfogliando

il ricettario di Benedetta Parodi, Cotto&Mangiato, ho trovato una ricetta per fare la torta di mele in un modo diverso dal solito.
La ricetta si trova a pagina 71 del libro e si legge, prima dell'elenco degli ingredienti, che è la preferita dell'autrice e che richiede:
* 3\4 mele;
* 2 tuorli;
* 150 gr. di zucchero;
* 50 gr.di burro;
* 1\2 bicchiere di latte;
* 189 gr. di farina;
* 1\2 cucchiaino di lievito per dolci;
* un pizzico di sale.
Allora si inizia a preparare la torta montando i tuorli con lo zucchero; si fonde il burro e si unisce la metà alle uova montate, aggiungere il latte, la farina, il lievito per dolci ed un pizzico di sale.
Mescolare tutti gli ingredienti e l'impasto e pronto; versare il tutto in una teglia foderata di carta da forno.
Tagliare le mele a spicchi e poi a fettine sottili che si infiliano in verticale nell'impasto facendole sprofondare fino alla base della tortiera, una dietro l'altra, creando tante file fitte in modo da riempire completamente la torta. Più mele ci saranno più la torta sarà buona; prima di infornare occorre versare sulla torta gli altri 25 gr. di burro fuso e cospargere 3\4 cucchiai di zucchero. Mettere la torta in forno e cuocere a 180° per 30 minuti.

Questa è la ricetta "ufficiale" a cui ho fatto delle modifiche: in un'occasione ho sostituito il burro con due cucchiai di olio extra vergine d'oliva e se l'impasto risulta un po' stoppaccioso, ho aggiungo un bicchiere di latte anziché messo; ho provato ad utilizzare 4 mele diminuendo lo zucchero ed il risultato è stato apprezzato da tutti.
Una volta ho aggiunto anche gli albumi montati a neve ed il risultato è stato un impasto molto morbido altrimenti li potete usare per fare le lingue di gatto.
Ho provato anche a tagliare le mele e metterle nella teglia e poi versarci sopra l'impasto; più mele si usano più la torta diventa buona e, ovviamente, il risultato sarà un dolce "umido".
Il consiglio che io, la Mora, posso dare è di provare a fare questa torta che il Rosso, e non solo, ha apprezzato talmente tanto da divorarla in un attimo.
Buon appettito!
                                                                                                          La Mora

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